“Per
analizzare il rapporto tra l'uomo e il suo strumento, io propongo qui il
concetto di equilibrio multidimensionale della vita umana. In ognuna
delle sue dimensioni, questo equilibrio corrisponde a una certa scala naturale.
Quando un’attività umana esplicata mediante strumenti supera una
certa soglia definita dalla sua scala specifica, dapprima si rivolge
contro il proprio scopo, poi minaccia di distruggere l'intero corpo sociale.
Occorre dunque determinare con chiarezza queste scale naturali e riconoscere le
soglie che delimitano il campo della sopravvivenza umana.”
“Infatti,
superato il limite, lo strumento da servitore diviene despota. Oltrepassata la
soglia, la società diventa scuola, ospedale, prigione, e comincia la grande
reclusione. Occorre individuare esattamente dove si trova, per ogni componente
dell'equilibrio globale, questo limite critico. Sarà allora possibile
articolare in modo nuovo la millenaria triade dell'uomo, dello strumento e
della società. Chiamo società conviviale una società in cui lo
strumento moderno sia utilizzabile dalla persona integrata con la collettività,
e non riservato a un corpo di specialisti che lo tiene sotto il proprio
controllo. Conviviale è la società in cui prevale la possibilità per ciascuno
di usare lo strumento per realizzare le proprie intenzioni.”
La
convivialità – Ivan Illich (1926-2002)